Le Vocali Mancanti – Poesie
2022
Una poesia
Perdere – dissipare – mandare in rovina…
È lo spazio in mezzo a noi
è uno spazio che attraverso, non sempre, è l’unico che mi interessi
lì non sono io
è il luogo della natura della differenza
non è mio, è la mia zona franca
là non c’è parola, non è stata né presa, né persa
non è stata tolta, rubata, strappata
lì non è detto, non può, se no sarebbe mio o tuo
è già dato, c’era
era nostro prima, configura l’inconfutabile
da sempre mi è stato detto di non abitarci
perché non si poteva costruire una stanza
lì mi sono trattenuta, poco, non si poteva di più
mi rimangono visioni, immagini, senza molto saperlo
del sentire che non c‘è
ma è l’unico mio luogo
voglio tornarci, abitarci, non solo quando riceverò ospiti
invitandoli bene e accogliendoli con ogni gentilezza
non solo guardare tutti dalla mia finestra
passare veloci e portarsi un senso, il loro senso
da lì comprendo, il terrore non si affaccia
voglio ora, che è troppo tardi, farci cuccia
starci dentro ed essere abitata
lì una grande mano mi accarezza, la tua
solo nei quadri ho visto quelle mani tese verso
e nelle mani gratuite del lavoro femminile
E’ un tuffo, troppe cose mi fermano prima, vieni
vado via con te, veloce, lo giuro, compirò gesti di disciplina
non miei, di lingua e di regole sconosciute
di struttura mancante, di astratti divoranti
per poi tornare, zitta, zitta e mettermi solo sulla soglia
ascolto, è lo spazio senza la parola, prima
è mio da sempre
è mio e non lo sapevo
non sapevo della sua importanza, perché era mio
tornando, ora che son in là forse lo potrei raccontare …
a te mio cuore
a te da cui aspetto la mano tesa
sono prima, eppure dopo
ti sento ma forse lo immagino e basta
chiudo gli occhi, mi lascio a me, che non ci sono
ti raggiungo, tu vita mia